Etichettatura alimentare


gli Osa (Operatore del settore alimentare, responsabile di un’impresa di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti) hanno l’obbligo, in tutte le fasi della filiera, ovvero dalla produzione per passare alla trasformazione e fino alla distribuzione di garantire e verificare la piena conformità del prodotto alle disposizioni vigenti in materia di legislazione alimentare, ognuno nell’ambito delle proprie attività. Il responsabile delle informazioni obbligatorie in etichetta è chi, con il proprio nome o la propria ragione sociale commercializza il prodotto così come dettato dal regolamento (UE) 1169/2011 solo nel caso in cui tale Osa non risieda nell’Unione Europea, il soggetto responsabile della legalità delle informazioni sarà l’importatore. Analizzando in dettaglio la responsabilità delle informazioni contenute in etichetta, all’interno dell’articolo 8 la norma estende la responsabilità e, quindi, il profilo sanzionatorio anche agli Osa fornitori dell’alimento.

In etichetta devono comparire tutte le indicazioni obbligatorie indicate al comma 2 dell’articolo 9 Reg. (UE) 1169/2011, che devono figurare sul prodotto oppure sul banco di vendita accanto al prodotto o su un cartello applicato al comparto dove i prodotti sono esposti. Il produttore risponde all’esattezza delle informazioni fornite, ovvero la loro correttezza e veridicità.

Cosa s’intende per ingrediente primario?

In base all’articolo 2, comma 2 del regolamento (UE) 1169/2011 è l’ingrediente primario la materia prima o le materie prime di un alimento che rappresentano più del 50% di tale alimento.

Cosa s’intende per origine e luogo di provenienza?

Luogo di provenienza: qualunque luogo indicato come quello da cui proviene l’alimento, ma che non è il Paese di origine, non si riferisce al luogo dove provengono i suoi ingredienti, ovvero si riferisce al luogo da cui proviene l’alimento finito. Per provenienza ci si deve riferire all’impresa ossia all’imprenditore (all’Osa del settore alimentare) sotto la cui responsabilità viene immesso sul mercato il prodotto.

Il Paese di origine è quello in cui il prodotto alimentare è stato “interamente ottenuto” ovvero il territorio nel quale si è svolto l’intero suo ciclo di produzione.

Si riassume che…

I prodotti interamente ottenuti in un unico paese o territorio sono considerati originari di tale paese o territorio.

I prodotti alla cui produzione contribuiscono due o più Paesi o territori sono considerati originari del Paese o territorio in cui hanno subito l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale, effettuata presso un’impresa attrezzata a tale scopo, che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione.

La dichiarazione nutrizionale è una delle diciture obbligatorie richieste dall’articolo 9 del regolamento (UE) 1169/2011, le indicazioni riguardano il valore energetico, la quantità di grassi e acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, nonché altre informazioni facoltative espressamente indicate all’articolo 30 e sono ad esempio la quantità di grassi polinsaturi e monoinsaturi, l’amido, le fibre, le vitamine e i minerali. Le informazioni devono essere presentate sulla confezione in maniera leggibile e sotto forma di tabella, devono essere espresse in riferimento a 100g o 100 ml, ma si possono aggiungere anche le quantità per porzione o per unità di consumo di prodotto.

Le indicazioni nutrizionali sono quelle che affermano, suggeriscono o sottintendono che un alimento possieda proprietà benefiche derivanti dalla sua composizione relativamente al valore energetico o a una determinata sostanza nutritiva; Entrano in gioco i cosiddetti Claim nutrizionali che offrono ai consumatori informazioni che contribuiscono a una migliore conoscenza dei prodotti alimentari e sono utilizzati per guidare il consumatore nelle proprie scelte. A tal fine, è necessario che essi possiedano determinati requisiti che devono essere percepiti dal consumatore nel senso giusto, devono essere legalmente corretti, conformi, cioè veritieri dal punto di vista scientifico e efficaci nella comunicazione. (Esempi: senza zuccheri, senza zuccheri aggiunti, a basso contenuto di grassi, a basso contenuto di alcool).

Ogni Operatore dell’industria alimentare e della ristorazione consumatore non può sottovalutare il crescente manifestarsi di allergie e intolleranze causate dagli allergeni alimentari infatti ha l’obbligo di informare il consumatore della presenza di allergeni negli alimenti esposti e adibiti alla vendita o contenuti nelle pietanze servite.

Gli allergeni alimentari sono componenti di alimenti che introduciamo con la dieta. Si tratta per lo più di proteine o peptidi da cui deriva l’allergenicità degli alimenti o dei singoli ingredienti che lo compongono e che, se ingeriti da soggetti suscettibili, possono indurre una reazione immunologica, in etichetta c’è l’obbligo di indicare la presenza di allergeni, la lista contiene 14 sostanze che possono causare allergie o intolleranze.

Al momento, la lista dei componenti riconosciuti come allergeni non comprende gli additivi alimenti, ad eccezione dei solfiti, per cui vi è l’obbligo di indicazione in etichetta, se impiegati nella produzione di un alimento o di una bevanda.

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9 Maggio 2022 Senza categoria

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